FAHRENHEIT 451
IL LIBRO
Il libro "Fahrenheit 451" è stato scritto dallo scrittore americano Ray Bradbury, nel febbraio 1951 con il titolo originale"The fireman the galaxy science fiction". Il protagonista della vicenda è un incendiario, Guy Montag, che vive in una società in cui i libri sono illegali e coloro che li possiedono sono considerati sovversivi: il reato viene punito con l'incendio della propria casa e con l'arresto. La vita di Montag è sconvolta dall'incontro con una ragazza, Clarisse Mc Clellan, la quale lo fa riflettere sui valori di quella società che non dà spazio ad opinioni personali e che, invece, cresce uomini che non conoscono la natura e i veri sentimenti umani. Montag decide quindi di sottrarre alcuni libri dalle case che lui stesso incendia, raccogliendo così una certa quantità di volumi. Il protagonista nasconde questi libri in un buco situato nell'aeratore della sua casa. L'episodio che porta Montag a leggere il contenuto dei libri è l'incendio di una casa in cui viveva una signora anziana: questa, infatti, preferisce morire che vedere i suoi libri bruciare. E' proprio questo maniaco attaccamento ai libri che sconvolge Montag a tal punto da decidere di lasciare il lavoro; quando torna a casa legge i libri nascosti insieme alla moglie, totalmente indifferente a questi episodi che invece turbano tanto la vita dell'ex pompiere. Il capitano dei pompieri Beatty capisce ciò che Montag sta attraversando e cerca di persuaderlo a tornare alla vita "normale". Beatty confida a Montag di avere vissuto un periodo simile al suo: anche lui aveva letto alcuni libri, ma aveva subito capito che essi non erano in grado di dare la felicità. Beatty consiglia a Montag di non credere né alle parole di Clarisse, né a chi sostiene che i libri contengono la soluzione ai problemi; egli lo esorta a legarsi ai "divertimenti solidi e compatti", ossia a tutte le cose e superficiali e tangibili che portano benessere. Infine Beatty dice a Montag di restituire il libro rubato ed esce dalla casa. I coniugi leggono i libri: secondo la donna questi non esprimono nessun concetto o valore importante (asseconda quindi la teoria di Beatty). Secondo la donna inoltre, sono più importanti le cose materiali, come la famiglia virtuale, situata in salotto. Secondo Montag, invece, i libri possono aiutare le persone a non commettere più i medesimi errori; egli è molto deciso a preservare l'integrità dei volumi. Montag rintraccia un professore, Faber, il quale è disposto ad aiutarlo nell'interpretazione dei libri: il prof spiega che i libri sono speciali, poiché, dato che essi non sono reali, si può decidere di smettere la lettura di essi. Faber consegna a Montag un piccolo oggetto da inserire nell'orecchio; grazie ad esso i due potevano comunicare anche a distanza. Faber decide di mettere in contatto un tipografo disoccupato che li può aiutare a ristampare alcuni libri prima che siano bruciati. Montag intanto torna a casa e legge un libro alla presenza delle amiche della moglie che rimangono scandalizzate e attonite. La sera stessa Montag torna a lavoro: suona l'allarme in caserma e la squadra degli incendiari si muove immediatamente, ma quasi paradossalmente Montag scopre che la casa da incendiare è la sua. Montag è così costretto ad incendiare la propria casa; poi, preso dall'ira, uccide Beatty e scappa, nonostante gli fosse stata anestetizzata una gamba. L'uomo riesce a fuggire e si rifugia a casa di Faber. Lì i due stabiliscono un incontro dopo dieci giorni attraverso il fermoposta. Montag si dirige così verso il fiume, con un cane meccanico alle calcagna, la polizia che lo insegue e le telecamere che riprendono l'inseguimento. Il protagonista riesce a raggiungere un campo dove si rifugiano i sovversivi: era situato lungo le rotaie di una ferrovia abbandonata; Montag semina così i suoi inseguitori. Nel campo incontra alcuni ex- professori, ex-scienziati che spiegano che la tv arresterà un comune passante per non far scendere l'audience portato dalla visione dell'inseguimento. Ognuno di loro ricorda a memoria un pezzo di un libro, cosicché non se ne perda il contenuto. Intanto vedono lo scoppio della guerra nella città e proprio con questa scena finisce il libro.
"E quando ci domanderemo cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: noi ricordiamo. Ecco dove alla lunga avremo vinto noi. E verrà il giorno in cui saremo in grado di ricordare una tal quantità di cose che potremo costruire la più grande scavatrice meccanica della storia e scavare, in tal modo, la più grande fossa di tutti i tempi, nella quale sotterrare la guerra."
"Le cose che voi cercate, Montag, sono su questa terra, ma il solo modo per cui l'uomo medio potrà vederne il 99% sarà un libro."
"E quando ci domanderemo cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: noi ricordiamo. Ecco dove alla lunga avremo vinto noi. E verrà il giorno in cui saremo in grado di ricordareuna tal quantità di cose che potremo costruire la più grande scavatrice meccanica della storia e scavare, in tal modo, la più grande fossa di tutti i tempi, nella quale sotterrare la guerra."dal libro "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury
IL FILM
"Noi siamo una minoranza di indesiderabili che grida nel deserto."
"Dai retta a me, Montag: non c'è niente lì. I libri non hanno niente da dire. Guarda: queste sono opere di fantasia, e parlano di gente che non è mai esistita. I pazzi che li leggono diventano insoddisfatti, cominciano a desiderare di vivere in modi diversi il che non è mai possibile. [...] I romanzi non sono la vita. Che cosa speravi di ricavare da tutte queste parole stampate? La felicità? Che idiota devi essere stato! Questa immondizia può far diventare pazzo un uomo. Credevi di poter imparare sui libri il segreto per camminare sull'acqua, vero? Montag, devi imparare a pensare un po'! Tutti questi scritti, tutte queste ricette di felicità, sono in disaccordo tra loro. Quindi lasciamo pure bruciare questo mucchio di contraddizioni: siamo noi che in questo momento lavoriamo per la felicità dell'uomo. "
dal film "Fahrenheit 451" di François Truffaut (1966)
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